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sabato 15 maggio 2010

Don Curzio Nitoglia - Il Buono, il Cattivo ed il Pessimo Governo



Dalla quarta di copertina:


L’Europa, ha conosciuto diverse epoche caratterizzate da rapporti di amore o odio tra potere spirituale e temporale, mai di indifferenza. Oggi essa sembra aver smarrito la sua identità e “come un vaso di argilla tra due di ferro” (Usa-Israele e Islam), non riesce a ritrovare la propria anima. Essa sbanda, apaticamente, ora verso l’occidente americanista, ora verso l’oriente islamista. È indifferente e disorientata. Però è proprio nei periodi di crisi che bisogna attingere alla fonte per andare innanzi. Storicamente la Chiesa romana, ha contribuito a formare l’Europa, dopo la caduta dell’antico Impero romano. Se il Vecchio Continente vuole ritrovare se stesso (e non seguire, come un gregge, l’occidente o l’oriente), deve conoscere la propria storia, le sue origini, la sua filosofia e il suo pensiero politico. Occorre risalire alle radici. Esse (dopo il crollo dell’antica Roma) sono quelle dei Padri ecclesiastici, canonisti e scolastici. Purtroppo non le conosciamo più, al massimo risaliamo alla rivoluzione francese, luteranesimo o rinascenza, ma questi sono rivoli inquinati, che hanno deviato dalle fonti politico-religiose della cristianità europea. Purtroppo il cristianesimo moderno (liberale e occidentalizzato), ci presenta un’immagine irreale della filosofia politica che sta all’origine della cristianità.

Questo libro cerca di riproporre all’attenzione dell’europeo odierno, la filosofia politica, com’è realmente e non com’è stata deformata dall’immanentismo liberale.

Non si può guardare positivamente al futuro e affrontarlo, senza conoscere il proprio passato. Tornare alle fonti non è mai anacronistico, i grandi filosofi del medioevo, ci porgono la dottrina per uscire dalla crisi d’identità, in cui ci troviamo oggi. Siamo di fronte ad un bivio: o tornare alla filosofia perenne come “nani sulle spalle di giganti”, oppure cadere in uno dei due errori attuali: l’americanismo o l’islamismo. Invece esiste una filosofia della politica europea tradizionale, originale e integralmente cristiana; basta studiarla senza lasciarsi incantare dalle sirene della modernità, che l’hanno intorbidita e poi avvelenata. La dottrina su i rapporti tra Stato e Chiesa, guerra giusta, tirannicidio, forme di governo, origine del potere, questione sociale; sono state sviscerate dalla patristica e scolastica. Il comunismo, liberalismo, nazionalismo esagerato, neopaganesimo, democrazia cristiana; sono stati affrontati dal magistero tradizionale.


La postmodernità nichilista ha ucciso la modernità illuminista, che l’aveva partorita.

Quindi non ci resta che tornare alla metafisica aristotelico-tomista per non sprofondare nel mare del nulla nichilista, ove tutto affonda. La filosofia politica è la conseguenza pratica della filosofia dell’essere. Quindi è necessario ritornare alla fonte della metafisica tradizionale, per poter affrontare e risolvere i temi di filosofia politica che ci interessano. “L’Europa è una grande speranza che si realizzerà soltanto se terrà conto della sua storia: un’Europa senza storia sarebbe orfana. Poiché l’oggi discende dall’ieri, e il domani è il frutto del passato. L’avvenire deve poggiare sull’eredità che fin dall’antichità hanno arricchito l’Europa. Solo così si possono apportare elementi di risposta alle grandi domande; Chi siamo? Donde veniamo? Dove andiamo?” (Jacques Le Goff).


http://www.doncurzionitoglia.com/buono_cattivo_pessimo_governo.htm

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